Aprire un sito web è una tappa fondamentale per il successo di un’attività online, che si tratti di un e-commerce, un blog o un portale aziendale. Tuttavia, in fase di creazione, è facile incappare in errori che possono compromettere l'efficacia del sito e, di conseguenza, la sua visibilità e il successo di tutto il progetto. In questo articolo, esploreremo i 10 errori più comuni da evitare quando si decide di aprire un sito web, con particolare attenzione a questioni legate alla SEO, all'esperienza dell'utente e alla risoluzione dei problemi tecnici.
Aprire un sito web: la guida dettagliata ai 10 errori più comuni da evitare
Ecco i più comuni errori da non fare quando si apre un sito internet da zero. Partire con una buona impostazione è essenziale, poiché risolvere gli errori una volta creato il proprio sito web è molto più lungo e dispendioso che evitarli fin da subito.
1. Scelta inadeguata dell'hosting
Uno degli aspetti più importanti da considerare quando si crea un sito web è la scelta del servizio di hosting. Optare per un hosting economico o, peggio, gratuito, può sembrare una soluzione conveniente, ma spesso risulta un grave errore. Alcune piattaforme come Wordpress hanno anche degli hosting specifici da utilizzare, ma non sono sempre la scelta migliore.
Infatti, un hosting di bassa qualità può causare tempi di caricamento lenti, interruzioni del servizio e problemi di sicurezza, rendendo il sito vulnerabile agli attacchi. Per evitare questi problemi, è fondamentale selezionare un provider che offra buone prestazioni, un supporto tecnico competente e funzionalità avanzate come backup automatici e protezione contro gli attacchi informatici.
2. Nome di dominio poco intuitivo
Il nome di dominio è il primo elemento che gli utenti associano al tuo sito web. È il nome che si legge nell'url, composto da "www" e da una sigla finale, come ".com" o ".it".
Se scegli un nome difficile da ricordare, troppo lungo o con caratteri poco comuni, rischi di perdere visitatori potenziali. Un buon nome di dominio deve essere facile da digitare, memorabile e, preferibilmente, legato al brand o al contenuto del sito. Ad esempio, se si vendono scarpe, si potrebbe inserire il prodotto nel nome: "www.scarpecomode.it". Così facendo, si va anche a migliorare la SEO del sito, perché Google riconosce già che l'argomento di cui si parla sono proprio le scarpe.
L’utilizzo di numeri o simboli speciali può confondere gli utenti e rendere complicato l'accesso al sito. Anche l’estensione del dominio è importante: optare per quelle più conosciute come ".com" o ".it" è solitamente una scelta più sicura.
Di seguito, una breve lista delle estensioni di dominio più comuni e i loro significati:
- .com – Commerciale, usato principalmente per aziende e siti web generici.
- .org – Organizzazioni non-profit o enti di beneficenza.
- .net – Network, inizialmente pensato per fornitori di servizi internet, ora usato anche per aziende tech.
- .edu – Educazione, riservato a istituzioni accademiche (soprattutto negli USA).
- .gov – Governo, utilizzato da enti governativi statunitensi.
- .mil – Militare, riservato alle forze armate degli Stati Uniti.
- .it – Italia, usato per siti web italiani.
- .eu – Unione Europea, per aziende o persone nell'UE.
- .info – Informazioni, usato per siti web informativi.
- .biz – Business, per attività commerciali o imprenditoriali.
La scelta dell'estensione dipende da ciò di cui si occupa la realtà che si vuole presentare tramite il sito.
3. Mancanza di ottimizzazione SEO del sito internet
Uno degli errori più comuni e gravi è trascurare l'ottimizzazione SEO quando si crea un sito web. I motori di ricerca, come Google, utilizzano algoritmi sofisticati per valutare e posizionare i siti web nei risultati di ricerca. Se il tuo sito non è ottimizzato per la SEO, potrebbe risultare praticamente invisibile agli utenti che cercano prodotti o servizi simili ai tuoi.
Ciò avviene spesso quando si dimentica di includere parole chiave strategiche nelle pagine web, si utilizzano URL poco chiari o si trascura la creazione di meta descrizioni adeguate. Inoltre, tempi di caricamento lenti possono influire negativamente sul posizionamento SEO, poiché Google considera l’esperienza utente come un fattore determinante per il ranking.
4. Design non responsive
Immagina di navigare il tuo sito da computer, poi di controllarlo da telefono e di vedere tutti gli elementi disposti male, non leggibili o introvabili. Questa è una delle ragioni per cui gli utenti abbandonano di più un sito web, oltre ai tempi di caricamento lenti.
In breve, un errore comune è ignorare l’importanza di quello che si chiama "design responsive", ovvero la capacità del sito internet di adattarsi a schermi di diverse dimensioni, come smartphone, tablet e desktop. In un'epoca in cui gran parte del traffico internet proviene da dispositivi mobili, un sito che non è mobile-friendly rischia di perdere una grande fetta di pubblico.
Il design dovrebbe essere fluido e intuitivo su qualsiasi dispositivo, garantendo un’esperienza utente ottimale. Questo implica non solo la corretta disposizione degli elementi visivi, ma anche la riduzione dei tempi di caricamento delle pagine e l’ottimizzazione delle immagini.
Design Adaptive
Esiste anche il design adaptive. Crea layout più fissi che si attivano in base a specifiche larghezze di schermo predefinite (ad esempio: 320px, 768px, 1024px). In altre parole, carica un layout diverso a seconda del dispositivo utilizzato. Si tratta di un'alternativa al desgin responsive.
Tuttavia, tra i due, il design responsive è quello che è generalmente considerato migliore per la SEO, per i seguenti motivi:
- Google lo preferisce: Google ha indicato che il responsive design è il suo approccio raccomandato per la creazione di siti mobile-friendly. Utilizzare un URL unico per tutte le versioni del sito (desktop e mobile) semplifica la scansione e l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
- Migliore esperienza utente: Con il responsive design, gli utenti possono accedere ai contenuti da qualsiasi dispositivo senza problemi, il che riduce il bounce rate e migliora il tempo di permanenza, due fattori importanti per la SEO.
- Manutenzione più semplice: Gestire un solo layout flessibile facilita gli aggiornamenti e le ottimizzazioni SEO.
Vuoi saperne di più sul design del sito? Leggi questo articolo: l'impotanza di UX e UI design nella creazione di siti web.
5. Ignorare i tempi di caricamento delle pagine
La velocità con cui si carica la pagina è cruciale per mantenere l’attenzione degli utenti. Siti lenti possono far scappare i visitatori in pochi secondi e, come già accennato, compromettere il posizionamento nei motori di ricerca. Alcune delle principali cause di tempi di caricamento elevati sono:
- le immagini non ottimizzate,
- un codice mal scritto,
- l’assenza di una rete di distribuzione dei contenuti (CDN).
Implementare una CDN, comprimere le immagini e ridurre il numero di richieste HTTP può significativamente migliorare la velocità con cui si carica il sito, a prescindere dalla connessione internet degli utenti.
Cosa sono i CDN?
In particolare, una CDN (Content Delivery Network) è una rete distribuita di server che lavorano insieme per distribuire contenuti internet agli utenti in modo rapido ed efficiente.
I server sono posizionati in varie località geografiche per avvicinare i contenuti agli utenti. Infatti, quando un utente visita un sito web che utilizza una CDN, il contenuti richiesto viene servito dal server più vicino a lui, riducendo la distanza fisica e il tempo di trasmissione.
Sul web esistono diversi fornitori di servizi CDN, che offrono piani diversi in base alle esigenze.
6. Trascurare la sicurezza del sito
Quando si crea un sito web, uno degli aspetti più importanti è la sicurezza. Trascurare la protezione del sito può avere conseguenze disastrose, sia per la reputazione dell'azienda che per i dati degli utenti.
Uno degli errori più frequenti è non implementare un certificato SSL, che cripta i dati scambiati tra il browser e il server. Questo non solo protegge le informazioni personali degli utenti, ma è anche un fattore di ranking per i motori di ricerca. Inoltre, è essenziale mantenere aggiornati tutti i plugin e i temi del sito, poiché versioni obsolete possono presentare vulnerabilità sfruttabili da hacker.
Il certificato SSL è quello che modifica la dicitura "http" in "https". I browser moderni mostrano anche un lucchetto verde o un simbolo simile nella barra degli indirizzi per indicare che il sito è sicuro. I certificati sono di tre tipi:
- SSL di dominio (DV - Domain Validation): Certifica solo che il dominio è autenticato, ma non fornisce informazioni sull'identità dell'azienda.
- SSL di organizzazione (OV - Organization Validation): Certifica sia il dominio che l'identità dell'organizzazione, garantendo un livello di sicurezza più alto.
- SSL esteso (EV - Extended Validation): Offre il massimo livello di sicurezza e viene utilizzato da enti o aziende che trattano dati sensibili, come banche. Il certificato EV fa apparire il nome dell'organizzazione accanto all'indirizzo nella barra del browser.
Anche questo elemento è importante per la SEO del sito.
Come si può ottenere un certificato SSL?
Si può ottenere un certificato SSL tramite un'Autorità di Certificazione (CA) come Let's Encrypt (gratuito) o altri provider come Comodo, DigitCert, ecc. Molti servizi di hosting web, però, offrono l'installazione automatica di certificato SSL gratuiti o a pagamento.
7. Non testare su diversi browser
Un sito web deve funzionare correttamente su tutti i principali browser, come Google Chrome, Safari, Firefox ed Edge. Molto spesso, però, si tende a testare il sito solo sul browser di utilizzo personale, ignorando le possibili incompatibilità con altri browser. Questo può portare a problemi di visualizzazione o funzionalità mancanti su determinati dispositivi o browser.
Per evitare di perdere visitatori, è importante verificare come il sito viene visualizzato e navigato su diverse piattaforme. Utilizzare strumenti come BrowserStack può aiutarti a simulare il comportamento del sito su vari dispositivi e risolvere eventuali problemi.
8. Scarsa gestione dei cookie
La gestione dei cookie è un altro aspetto cruciale da non sottovalutare. I cookie aiutano a migliorare l'esperienza dell'utente sul sito web, ma una gestione errata può comportare violazioni delle normative sulla privacy, come il GDPR. È essenziale che gli utenti siano informati chiaramente sull’utilizzo dei cookie e abbiano la possibilità di accettarli o rifiutarli. Non implementare un banner informativo sui cookie o non rispettare le preferenze dell’utente può comportare pesanti sanzioni legali e compromettere la fiducia degli utenti nel tuo sito.
9. Pagine web non ottimizzate per i motori di ricerca
Un altro errore comune è quello di creare contenuti per le pagine web senza ottimizzarli per i motori di ricerca. Scrivere articoli o descrizioni senza prestare attenzione alle parole chiave strategiche, alla struttura dei link interni ed esterni o alla leggibilità del testo riduce notevolmente le possibilità che il tuo sito sia trovato dagli utenti.
Bisogna prestare attenzione anche a come il contenuto si presenta sul web: il titolo, la meta-descrizione, l'url, eventuali immagini. Sono tutto ciò che attira o meno un utente, al primo impatto.
In più, contenuti duplicati o di bassa qualità possono portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca, il che può influire negativamente sul traffico del sito.
10. Non risolvere i problemi di caricamento e accessibilità
Infine, uno degli errori più frustranti per gli utenti è ricevere il messaggio “impossibile raggiungere il sito” quando cercano di accedere a una pagina. Questo tipo di errore non solo interrompe l'esperienza di navigazione, ma spesso induce gli utenti a cercare soluzioni alternative, abbandonando il sito e potenzialmente scegliendo di non tornarci più in futuro. Le cause di questo problema possono variare: potrebbe essere un server che ha smesso di rispondere correttamente, errori di configurazione del DNS che impediscono di trovare l'indirizzo del sito, oppure altri problemi tecnici come la scadenza del certificato SSL o l'errata configurazione di firewall e proxy.
Quando questi errori non vengono risolti rapidamente, le conseguenze possono essere gravi: oltre alla frustrazione degli utenti, la reputazione del sito può essere compromessa, riducendo la fiducia del pubblico e, in alcuni casi, danneggiando anche il posizionamento del sito sui motori di ricerca. Questo perché i motori di ricerca come Google tengono conto della disponibilità e della velocità di caricamento di un sito nel determinare il suo ranking.
Per evitare tali situazioni, è essenziale monitorare regolarmente il sito web utilizzando strumenti di diagnostica e di monitoraggio uptime. Questi strumenti possono rilevare rapidamente se il sito diventa irraggiungibile e inviare notifiche immediate agli amministratori. Soluzioni di content delivery network (CDN), come Cloudflare, possono anche migliorare l'affidabilità del sito, riducendo la probabilità di interruzioni. La manutenzione costante e l'implementazione di misure preventive, come il controllo dei certificati SSL e la corretta configurazione del server, sono fondamentali per garantire che il sito sia sempre accessibile, offrendo un’esperienza utente fluida e senza interruzioni.
Aprire un sito internet: come farlo al meglio e quali errori non fare
Quando decidi di aprire un sito web, è importante evitare questi errori comuni per garantire che il tuo progetto abbia successo. Curare la scelta dell'hosting, prestare attenzione alla SEO e testare il sito su diversi browser sono solo alcuni degli aspetti fondamentali da considerare. Pianificare attentamente ogni dettaglio ti permetterà di creare un sito web funzionale, sicuro e capace di offrire un'esperienza utente eccellente. Se desideri aprire un sito web che funzioni al meglio e si adatti alla tua realtà, affidati a mani esperte. Contatta noi di Ekeria, esperti in realizzazione siti web Milano, e parlaci del tuo progetto. Prenota ora la tua call gratuita, senza impegno.