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Cosa sono i podcast

Scritto da Davide Negrisoli | 22 giugno 2023 10.00.00 Z

Di questi ultimi tempi si stanno diffondendo sempre di più, acquisendo notorietà, pubblico ed ampliando il proprio mercato. I podcast, soprattutto nell’ultimo decennio sembrano star diventando la moda del momento nel mondo dell’intrattenimento audio. Ma quindi, cosa sono i podcast? Nell’articolo di oggi vedremo questo, riservando qualche piccolo consiglio sul finale.

 

Come nascono i podcast?

Non possiamo definire cosa sono i podcast senza prima vedere le loro origini. Queste sono sia molto lontane, sia molto recenti e vicine ai nostri giorni. Si parte infatti dalla radio, nata tra fine Ottocento e inizio Novecento. A inizio del secolo si diffonde e riempie le case delle persone, che iniziano ad abituarsi ad avere una costante voce in sottofondo, ad ogni ora del giorno. Questo media aveva il vantaggio di poter essere utilizzato mentre si compivano anche altre azioni, essendo solo uditivo.

 

Da quei tempi è necessario fare un salto in avanti, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi tecnologici di fruizione dei contenuti. Infatti, nel 2001, Apple presenta per la prima volta il suo dispositivo MP3, l’iPod. Il mercato della “musica tascabile” era già nato ed avviato, tuttavia come spesso succede, l’ingresso di Apple ha ampliato di molto il settore. Grazie ai podcast, l’intrattenimento audio sta tornando a godere di una popolarità che non vedeva da davvero molto tempo.

 

Perché parlare di questo? Grazie all’iPod e all’ampliamento del mercato, i consumatori hanno iniziato a scaricare contenuti radio sui propri MP3. In ciò, gli imprenditori Adam Curry e Dave Winer hanno agevolato ancor di più questa volontà da parte dei consumatori grazie al loro software. Nel 2004 infatti sviluppano “iPodder”, un software RSS in grado di scaricare dai internet trasmissioni radio sull’iPod.

 

Sempre nel 2004 Ben Hammersley. grazie ad un suo articolo pubblicato sul giornale “The Guardian”, conia e diventa papà del termine “podcast”. Nell’articolo “Audible revolution”, il termine nasce dall’unione delle parole “iPod” (altro motivo per cui lo abbiamo citato poco fa) e “Broadcast”. Podcast, infine, è il termine abbreviato per “Persona Opinion Digital Casting”.

 

Il ritorno dell'audio

Con il passare del tempo, l’arrivo delle nuove tecnologie e dei nuovi media, la radio stava perdendo terreno. L’ascolto era sempre più schiacciato dal video e dall’elemento visivo. Tuttavia, grazie ai podcast, l’intrattenimento audio sta tornando a godere di una popolarità che non vedeva da davvero molto tempo.

 

In questo periodo, soprattutto, le persone sono abituate a svolgere molte azioni insieme, e hanno anche la necessità di avere costanti stimoli e intrattenimenti. Così lo spostamento da un luogo all'altro diventa un momento perfetto per ascoltare musica o, appunto, seguire un podcast.

 

 

Cosa sono i podcast?

Ma quindi, dopo tutta la storia sulla loro nascita, cosa sono i podcast? Potremmo definirli come una trasmissione diffusa in internet scaricabile ed archiviabile su diversi dispositivi.

 

Non usiamo il termine “radiofonica” accostato a trasmissione per il semplice fatto che ormai i podcast non sono più esclusivamente audio. Certo, nascono con un formato audio e tutt’oggi rimangono prevalentemente così, ma spesso sono accostati da contenuti video.

 

Questa “nuova” forma di intrattenimento ha preso piede per la sua versatilità ed immediatezza. Ogni utente può trattare di qualsiasi argomento desideri e nella modalità che preferisce. Peculiarità di cui possono godere anche gli ascoltatori, ricercando il podcast che tratta di argomenti interessanti e in qualsiasi momento si desideri.

 

I podcast, sono solitamente suddivisi per episodi. Questi possono essere strettamente legati tra loro, come una serie TV, dove sarà difficile comprendere una puntata su cui si capita per caso. Oppure potrebbero essere semplicemente legati da una filosofia, da un macro argomento, come ad esempio un podcast sulla storia. O in alcuni casi, episodi completamente scollegati tra loro, dove i uno si tratta di finanza e nell’altro di cucina. Sta al, o ai, “podcaster” scegliere come impostare la propria creatività.

 

Tutto questo potrebbe far pensare ad una “radio 2.0”, e non sarebbe nemmeno errata come idea. Ma una grande differenza tra le due sta esattamente nella definizione data poc’anzi: “scaricabile ed archiviabile”.

 

Mentre la radio è una forma di intrattenimento streaming, i podcast vedono la pubblicazione periodica di episodi sul proprio canale. In questa modo non sarà necessario tenere d’occhio l’orologio per la propria rubrica preferita o dover subire le interferenze in zone dove l’antenna riceve poco segnale.

 

Inoltre, i podcast possono essere riprodotti attraverso una rete wi-fi o sostituti, ma scaricando gli episodi sarannodisponibili ovunque e in qualunque momento.

 

Le migliori piattaforme per podcast

Ora che sappiamo cosa sono effettivamente i podcast, perché non provarli? Ecco le piattaforme più conosciute.

 

  • Spotify: probabilmente la piattaforma di streaming più conosciuta. Più conosciuta per la musica, dal 2019 Spotify permette di riprodurre e salvare una gamma molto vasta di podcast
  • Apple podcast: questa piattaforma è ormai preinstallata su tutti i dispositivi di casa Apple. Esattamente come il punto precedente la sua libreria è vasta ed in continuo aggiornamento, tuttavia per gli utenti “non IOS” non sarà possibile sfruttare questa piattaforma.
  • Google podcasts: completamente gratuita ed intuitiva permette di integrare diverse funzioni di Google, come ad esempio Google assistant. Ps: è possibile ascoltare i podcast anche sugli assistenti vocali come Google Home o Alexa.
  • Sound Cloud: quasi come la prima piattaforma vista, nasce ed è conosciuta per la condivisione musicale. Tuttavia offre un gran catalogo tra cui navigare ed è molto consigliata per chi vuole creare il proprio canale.
  • Stitcher: una delle piattaforme più amate nel mondo dei podcast. Oltre ad offrire come molte piattaforme molte opzioni, permette agli utenti di “cucire” (riprendendo il nome “stitch”) in un’unica playlist i programmi preferiti dall’utente.
  • Youtube (bonus): come detto prima, i podcast ormai sono più che puro contenuto audio. Esattamente per questo motivo sulla piattaforma si può trovare anche la versione video di diversi podcast, potenzialmente più appaganti dal momento che si ricevono più stimoli contemporaneamente.

Naturalmente le piattaforme non sono solo queste, ne esistono molte, moltissime altre con diversi pregi e difetti. Quelle qui elencate sono le principali, le più popolari ed apprezzate.

 

 

I migliori canali per i marketers

Quindi, sappiamo cosa sono i podcast, quali sono le migliori piattaforme per ascoltarli (o anche guardarli), manca solo sapere cosa guardare. Essendo Ekeria un’agenzia digitale, possiamo consigliarvi qualche canale in ambito marketing:

 

  • Content marketing Italia (di Alessio Beltrami): come intuibile dal nome, il content marketing è il punto cardine degli episodi. Grazie ad ospiti, competenze e casi studio si scoprono le potenzialità che questa pratica può offrire.
  • Dario Vignali Podcast (avete indovinato, di Dario Vignali): CEO e co-fondatore di “Marketers”, il conduttore informa e divulga le principali strategie di marketing digitale. Non solo spiega l’utilizzo, le potenzialità e le modalità con cui muoversi nel digital, ma tratta anche temi per la crescita personale.
  • Consulenti di web marketing (di Alessandro Mazzù): come il podcast visto poco fa, il conduttore non tratta solo l’argomento principale, fornendo consigli e spunti reali e molto utili rispondendo a diversi dubbi, ma dedica anche spazio alla crescita personale.
  • Storie di brand (di Max Corona): anche in questo caso il contenuto si può dedurre dal nome del podcast. Qui è possibile venire a conoscere le storie di alcuni tra i brand più grandi di oggi, dai successi, ai fallimenti e molto altro.
  • The Drum Italia: il podcast italiano dell’omonima azienda. Se si vuole rimanere aggiornati sul mondo del marketing e delle pubblicità questo è il canale perfetto. Grazie alla competenza e ad ospiti esperti del settore riescono ad offrire ottimi contenuti.

Anche in questo caso, abbiamo citato solo alcuni dei potenzialmente infiniti canali podcast che trattano di marketing. Inoltre abbiamo citato solo canali italiani, andando oltre confine le possibilità diventano davvero prossime all’infinità.

 

Ma alla fine cosa sono i podcast?

Cosa sono quindi i podcast? Porremmo dire una forma di intrattenimento relativamente nuova, nata unendo il mondo di internet a quello degli MP3. I podcast sono contenuti, prettamente audio, cove vengono trattati argomenti specifici che grazie alla possibilità di essere scaricati, possono essere ascoltati ovunque e in ogni momento.

 

Gli argomenti da trattare e le modalità con cui farlo vano a discrezione dei podcaster, che non dovendo presentare gli episodi in streaming, come in radio, possono scavalcare “il bello della diretta” personalizzando e arricchendo ulteriormente i contenuti.

 

Noi di Ekeria vi abbiamo consigliato alcuni dei migliori canali italiani che trattano argomenti di digital marketing. Questo perché, essendo un’agenzia digitale specializzata nell’inbound marketing, teniamo ad essere sempre aggiornati, in modo da offrire ai nostri clienti le migliori strategie possibile.

 

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