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La pubblicità credibile funziona

Scritto da Giorgio Ziboni | 7 settembre 2021 22.00.00 Z

Quante volte ci siamo chiesti come funzionano le pubblicità dal lato psicologico?


Analizzare spot, cartelloni e i messaggi a loro connessi può aiutarci in questa ricerca: infatti, ogni tipologia di promozione che ci viene sottoposta (sia essa attraverso i media tradizionali come la televisione o online tramite campagne di annunci online) ha dietro di sé un percorso di studio volto a colpire nel modo corretto il cliente e a capire quale sia il miglior modo per proporre il servizio o prodotto che vogliamo pubblicizzare.

 

La reason why è infatti quell’argomento addotto in una campagna di pubblicità a sostegno del vantaggio promesso ai consumatori (benefit). Non è la ragione per la qual comprare il prodotto, quanto piuttosto la ragione per cui la promessa può ritenersi credibile. Questo è un fattore intrinseco al prodotto, che rende credibile la promessa espressa nella promozione, solitamente di natura razionale. Spesso, nella pubblicità, è accompagnata da una dimostrazione, nella quale si mostra il modo in cui il prodotto agisce.

La pubblicità veritiera porta consenso

In un mondo nel quale la tecnologia ha preso velocemente piede e si è sostituita a mezzi di comunicazione più tradizionali, i programmi di editing e soprattutto la qualità grafica dei servizi promozionali è aumentata di molto, rendendo quindi la pubblicità un campo minato che porta con sé sfide non sempre facili da superare.

 

Quante volte ci siamo sentiti dire che le bugie hanno le gambe corte o che le bugie hanno vita breve? Questo detto ha sicuramente delle fondamenta importanti e possiamo applicarlo in molti ambiti della nostra vita.

 

Ad esempio, un amico sincero e fidato verrà ascoltato con più attenzione rispetto a qualcuno che solitamente non ce la racconta giusta. Anche i prodotti devono essere sponsorizzati in maniera tale da accrescere la fiducia della clientela, per far sì che un domani possano tornare e ripetere l’acquisto.

 

La reason why deve essere infatti vera. Proporre una campagna pubblicitaria che porta con sé un vantaggio espresso non reale induce il cliente a rimanere deluso dall’acquisto. Ecco perché il digitale ha portato una ventata di aria fresca nel mondo della pubblicità.

Il digitale: una vetrina troppo sincera

Il digitale permette di portare questo concetto di conferma della qualità del nostro servizio nelle tasche di ogni possibile cliente che vogliamo conquistare.

 

L’online è una nuova vetrina che difficilmente permette di ingannare il cliente sulla qualità di un determinato prodotto, in quanto le recensioni e il facile passaparola comportano nella fase di creazione della campagna pubblicitaria un obbligo – oltre che morale - anche di sopravvivenza: capire i vantaggi del prodotto in considerazione, cosa di meglio ha rispetto alla concorrenza e saperli spiegare in modo semplice e breve ai clienti è sicuramente una strategia vincente, ma queste qualità devono avere una base di verità molto solida.

 

Proporre un dentifricio consigliato da 9 dentisti su 10 porta il cliente a pensare che dall’acquisto possa giovare il suo sorriso.

Ma, se quest’ultimo non fosse soddisfatto, questi 9 dentisti perderebbero di credibilità e con loro anche la casa produttrice del dentifricio.

 

Al giorno d’oggi voler solo vendere non permette a nessuna attività di rimanere in vita. L’impresa è un’organizzazione complessa e sempre di più bisogna tenere in considerazione i clienti, le loro reazioni, i loro bisogni e aspettative.

Se riusciamo attraverso il nostro spot pubblicitario a rispettare l’onestà intellettuale delle persone, facendo capire loro la qualità del servizio e perché dovrebbero affidarsi al nostro progetto, allora si può stare sicuri che la pubblicità avrà l’effetto sperato.

 

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