Tra questi ci sono social media, motori di ricerca, e-mail e molto altro. Il resto lo lasciamo per le prossime righe. In questo articolo, infatti, vediamo quali sono le tipologie più usate dai marketers per fare advertising digitale.
Native advertising
Tra i diversi tipi di advertising, analizziamo per primo il marketing “nativo”. Viene definito così perché gli elementi che fanno parte di questa strategia sono sì a pagamento, ma vengono presentati come un contenuto “classico” del feed.
Questa piccola sottocategoria dell’inbound marketing, quindi, è caratterizzata da annunci che non vengono percepiti come tali dagli utenti. In questo modo si riuscirà a scavalcare la barriera della cecità pubblicitaria, aumentando di conseguenza l’efficacia stessa degli annunci.
Ci sono diversi modi per realizzare delle campagne di native advertising, ad esempio sfruttando i social media o i motori di ricerca. Il modo principale che ha un utente per riconoscere se un contenuto è a pagamento è tramite la piccola scritta “sponsorizzato”, “annuncio”, “ann.” o simili.
La targhettizzazione e la personalizzazione degli annunci dipenderà dal mezzo con cui viene realizzato l’annuncio. Tuttavia ormai quasi tutte le piattaforme permettono una grande precisione ed ottimizzazione, sempre a discrezione delle abilità del o della marketer.
I tipi di advertising dei motori di ricerca
I motori di ricerca hanno principalmente due tipi di advertising, ossia “display” e “search”.
- La prima permette di coprire una domanda cosiddetta latente, dove gli utenti hanno un potenziale interesse per il prodotto e servizio ma non hanno espresso la necessità di usufruirne.
- La seconda copre invece una domanda consapevole, dato che gli utenti esprimono esplicitamente il loro bisogno tramite la ricerca.
Display advertising
Il display advertising è caratterizzato principalmente da una componente visiva, oltre che la risposta alla domanda latente, come visto prima. Questa componente visiva si traduce in banner, statici o non, ed annunci video utilizzati per la promozione di prodotti e servizi.
La maggior parte delle volte per impostare una campagna display è necessario munirsi dei programmi di advertising network necessari. Nel caso di inserzioni Google, ad esempio, è necessario collegare AdSense.
Il display advertising può risultare utile quando l’obbiettivo è aumentare la brand awareness negli utenti. Va anche considerato che anche questa modalità è soggetta alla cecità pubblicitaria, pertanto spesso ignorata.
Questa modalità risulta inoltre molto utile quando si imposta una strategia di retargeting, argomento che abbiamo già trattato. Dai un’occhiata qui!
Search advertising
Il search advertising (come dice il nome) consiste in annunci a pagamento proposti come risultato alla ricerca dell'utente nei motori di ricerca, coprendo quindi una domanda consapevole. A differenza delle campagne display, in questo caso non si ha un elemento grafico quanto più uno scritto che compare nella SERP.
Il search advertising può essere utilizzato come forma nativa. Infatti, se ben pensato e realizzato l’annuncio verrà percepito come una risposta all’esigenza cercata dall’utente. Gli annunci sono posizionati nella pagina dei risultati in base alla pertinenza con la ricerca e la qualità dell’annuncio stesso.
Questa modalità può risultare leggermente più costosa nel breve termine, ma offre grandi possibilità di ottimizzazione con il tempo.
Infine, è molto importante dedicare tempo ed attenzione alla ricerca delle parole chiave che attiveranno o no l’annuncio.
Social media advertising
Un altro dei tipi di advertising facenti parte del nativo è quello dei social media con storie, foto, video, video verticali e molto altro. Gli elementi sponsorizzati sono presentati, come detto prima, nel feed in forma di post (di qualsiasi forma) mescolati a quelli dei profili che già seguiamo.
Questo non vuol dire che gli utenti vedranno gli annunci solo se seguono l’account che ha creato l’inserzione. Infatti, grazie all’alta targhettizzazione che le piattaforme social offrono, sarà possibile far comparire le inserzioni nei feed di utenti che non seguono l’account.
Esattamente come le campagne display, il social media advertising ricopre una domanda latente. Tuttavia nel momento in cui si imposta una campagna, la piattaforma permetterà all’advertiser di scegliere l’obbiettivo desiderato.
Che sia vendere, aumentare di follower, aumentare le interazioni e più, la piattaforma sfruttando il suo algoritmo andrà a cercare di soddisfare le esigenze dell’inserzionista.
Attenzione, questo non vuol dire che la piattaforma social farà tutto il lavoro, anche in questi casi è necessario strutturare attentamente in ogni aspetto la campagna.
Sfruttare i tipi di advertising con le e-mail
L’e-mail advertising prevede l’invio di posta elettronica ad utenti che hanno lasciato il loro contatto. Questo può avvenire attraverso delle iscrizioni, o dei lead magnet così da ottenere quindi l’indirizzo dell’utente a cui destinare poi messaggi promozionali.
Anche in questo caso si va a coprire una domanda latente. Le campagne e-mail differiscono però da quelle social per il semplice fatto che si ha la certezza dell’interesse da parte dell’utente in ciò che l’azienda offre (altrimenti non avrebbero lasciato l’indirizzo di posta elettronica).
Nonostante ciò, questi tipi di advertising sono ottimi per aumentare brand awareness e grado di fidelizzazione, attraverso newsletter e offerte personalizzate comunicate via mail.
L’e-mail advertising può essere uno strumento molto potente, specialmente nel momento in cui è integrato con un CRM. In questo modo si potrà automatizzare il tutto e rendere più efficaci le campagne in diversi metodi. In un nostro articolo vediamo come integrare Hubspot (di cui siamo fieramente gold partner) ad Outlook. Scopri come fare qui!
Classified advertising
Questi tipi di advertising sono dei piccoli annunci che permettono alle aziende di promuovere in modo rapido ed economico. Questa forma veniva utilizzata soprattutto in forma cartacea nei giornali, ma ad oggi con l’avvento del web è possibile ampliare il suo utilizzo.
Questi annunci di solito includono poche informazioni, accompagnate da un titolo e potenzialmente da un’immagine. Come la maggior parte delle forme viste, vanno a ricoprire una domanda latente. Vengono specialmente utilizzati nel promuovere delle posizioni professionali libere o anche prodotti e/o servizi.
I tipi di advertising: conclusione
In questo articolo è stato possibile coprire i principali tipi di advertising con cui un’azienda può crescere, economicamente e non. Quelli presentanti, non sono i soli ed unici, ma ce ne sono molti altri, che possono risultare più adatti per un'attività.
La scelta del metodo, della strategia, del canale e di molto altro dipenderà sicuramente da ciò che l’impresa desidera raggiungere.
È importante però tenere presente di quanto possa essere complesso realizzare una campagna sponsorizzata. Strutturare una campagna richiede tempo e soprattutto denaro, e se mal impostata, porta il rischio di sprecare il denaro investito.
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